Stasera è toccato alla Spagna, declassata da S&P. Un'altra giornata nera per Piazza Affari
Websim - 28/04/2010 18:38:03
Un'altra giornata nera per le Borse europee e soprattutto per Piazza Affari, dove l'indice FtseMib ha chiuso in ribasso del 2,4%. La Borsa milanese si è dimostrata la più sensibile alla cattiva notizia piovuta sui mercati negli ultimi cinque minuti di contrattazione, cioè il declassamento da parte di Standard & Poor's della Spagna ad AA da AA+, con peggioramento dell'outlook da stabile a negativo. L'outlook è il giudizio sulle prospettive future e il rating "negativo" implica un'alta possibilità di un ulteriore declassamento nel giro di pochi mesi.
In ribasso, ma più resistenti le altre Borse: Londra -0,2%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,2%. Anche la Borsa di Lisbona (-2%) ha fatto meglio di Piazza Affari e quella di Atene è addirittura salita dello 0,9%. Solo la Borsa di Madrid ha subito un tonfo peggiore, chiudendo in calo del 2,99%.
L'euro è sceso a 1,311 contro il dollaro, il livello minimo degli ultimi 12 mesi.
Sui titoli di Stato, l'allargamento dello spread sui rendimenti dei decennali è stato generalizzato. Nel confronto di un Bund tedesco stabile al 3,02%, lo spread della Grecia è salito a 691 punti base (+25), quello del Portogallo a 273 punti base (+8). Purtroppo si è allargato anche quello dell'Italia a 114 punti base, superando la Spagna (110 punti base).
"Rischio contagio" sono state le due parole che hanno caratterizzato la giornata. Ne ha parlato esplicitamente il direttore generale del Fondo Monetario, Dominique Strauss-Kahn, che insieme al presidente della Bce, Jean Claude Trichet, è corso oggi a Berlino per incontrare esponenti del governo tedesco e fare il punto sul negoziato per erogare aiuti alla Grecia. Secondo Strauss-Kahn senza interventi adeguati è a rischio la sopravvivenza della Zona euro, e la crisi potrebbe espandersi anche al di fuori dell'Europa. Secondo indiscrezioni, il Fondo monetario avrebbe prosopettato alla Ue la necessità di approntare un pacchetto complessivo di aiuti alla Grecia non da 45 miliardi di euro, come finora stabilito, ma da 120 miliardi in tre anni.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha auspicata una rapida conclusione dei negoziati con la Grecia, come se non dipendesse da lei e dalla scadenza elettorale tedesca del 9 maggio se Atene da settimane è lasciata a cuocere a bagno maria.
Bisognerà vedere se i mercati permetteranno alla Ue di aspettare il 9 maggio. La decisione di S&P di questa sera non lascia presagire niente di buono, perché dopo la Spagna potrebbe mettere nel mirino l'Irlanda e, perché no?, l'Italia. Da notare che l'altra agenzia di rating, Fitch, europea e non americana, ha diffuso stasera un comunicato per dire che conferma alla Spagna la tripla A con oulook stabile "perché il programma economico del governo è forte".
Venendo a Piazza Affari, tutte le 40 blue chip hanno chiuso in netto ribasso. Penalizzate le banche, ma non solo.
Unicredit (UCG.MI) è scesa del 3,6%, MontePaschi (BMPS.MI) -3,9%, Intesa (ISP.MI) -1,4%.
Forti perdite anche per le assicurazioni: Generali (G.MI) -3%, Fondiaria-Sai (FSA.MI) -3,5%.
Batosta anche per un titolo difensivo come Enel (ENEL.MI) -3,1%.
Fiat (F.MI) è caduta del 3,5%, Pirelli (PC.MI) -3%, Finmeccanica (FNC.MI) -2,6%.
Molto male l'Espresso (ES.MI) -4,8%. Positiva Seat (PG.MI) +3%.
Notizie dalla Borsa di Milano - Google News
mercoledì 28 aprile 2010
E così la borsa segue le paturnie di S&P ormai...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento