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domenica 18 aprile 2010

E come se la crisi non bastasse, arriva la nube islandese!

Per la serie "le disgrazie non arrivano mai da sole"... la simulazione prevede che fino a 20 Aprile anche tutta l'Italia sarà raggiunta dalla nube proveniente dall'impronunciabile vulcano islandese.

I vulcanologi: può durare per un anno
previsioni impossibili sulle conseguenze
L'attività eruttiva dell'Eyjafjallajokull non rallenta. Anzi si è intensificata. E le conseguenze sono imprevedibili



MILANO - Quanto durerà? E quanto potrà resistere il sistema sociale ed economico europeo (e, di rimbalzo, del mondo) senza collegamenti aerei. I disagi saranno temporanei o si profila una lunga emergenza? La risposta, purtroppo, non c'è. Perché detta legge la natura. E se finora la reazione è stata simile a quella di un evento straordinario ma breve, come un'ondata di maltempo, è difficile dare assicurazione che tutto ciò finisca dopo un weekend di caos e blocchi. Il vulcano islandese Eyjafjallajokull, infatti, continua nella sua eruzione. Anzi, purtroppo l'acqua del ghiacciaio sta intensificando l'attività eruttiva e di conseguenza continua ad alimentare la nubea di ceneri che si sta spostando verso Sud Est.

DOVE ARRIVA IN ITALIA - Fare previsioni sull'andamento della nube «è difficile, perchè bisogna tenere conto dei fattori meteorologici come i venti o la pioggia - spiega il vulcanologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Warner Marzocchi - sembra però che si muova verso Sud Est, e quindi potrebbe non colpire Roma, ma lambire la parte orientale dell'Italia». E «ci è andata bene che non siamo in pieno inverno, altrimenti la nube di ceneri avrebbe investito tutta l'Italia» aggiunge il geomorfologo dell'Università La Sapienza di Roma, Sirio Ciccacci. Le perturbazioni, quindi le piogge possono migliorare la situazione? Secondo Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all'Università di Firenze, le precipitazioni previste in Italia «non saranno certamente così importanti da cambiare il quadro. Quello che conta è la grande circolazione atmosferica e contano i venti in quota che vanno da Ovest a Est». Paradossalmente, osserva il vulcanologo Danilo Palladino, «questa esplosione dà più fastidio perché è poco intensa; va infatti a una quota massima di 20 km, critica in quanto più incostante, la stessa delle previsioni-meteo, e perciò maggiormente problematica».

DURATA DI UN ANNO - «L'ultima volta che questo vulcano si è svegliato l'eruzione è durata un anno» ricorda Marzocchi, nel sottolineare che dalle prime analisi fatte si è visto che il magma in questo caso è «un po' anomalo, e un po' più esplosivo». La previsione sulla durata dell'eruzione è confermata da Reidar Trnnes, vulcanologo norvegese che ha lavorato a lungo in Islanda, che sul sito della Norwegian University of Science and Technology scrive: «Questa eruzione non è particolarmente grande, ma ci si può aspettare una durata maggiore di un anno». Tempi brevissimi per la geologia, ma enormi per le conseguenze di un fenomeno di tale portata sul sistema economico e sociale del mondo. Un anno di continue emissioni di ceneri porterebbe a scenari difficili da prevedere, sia per il clima sia per l'economia (Fonte:Ansa).

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