Quindi non è ancora arrivato il momento di andare a ritirare i soldi...
Tratto da una notizia ansa:
Scatta la corsa di banche e assicurazioni a rendere nota la propria esposizione nei bond della Grecia e degli altri Paesi Pigs (Portogallo, Spagna e Irlanda).
Un po' come ai tempi dei mutui subprime, dei Cdo e degli Abs: solo che ora gli 'asset tossici' non sono piu' sofisticati e incomprensibili prodotti finanziari impacchettati dalle grandi banche d'affari Usa ma il debito di alcuni importanti Paesi dell'Ue i cui conti sono a rischio a causa della crisi economica e finanziaria. Secondo i dati della Bri, la Banca dei regolamenti internazionali, l'esposizione totale delle banche italiane verso la Grecia ammontava a fine dicembre 2009 a circa 5,2 miliardi di euro. L'istituto piu' esposto verso la Grecia e' Intesa Sanpaolo, con 1 miliardo di euro di bond ellenici in portafoglio su un totale di 625 miliardi di euro di attivita' gestite. Altri 0,5 miliardi di euro sono investiti in titoli di Stato emessi dagli altri Paesi Pigs. Tra le assicurazioni la piu' 'carica' di bond di Atene, a causa anche delle dimensione (400 miliardi le attivita') e dell'operativita' diretta nel Paese, sono le Generali con 749 milioni di esposizione netta (cioe' riferibile al gruppo senza considerare le quote degli assicurati). I bond a rischio salgono a 2,2 miliardi di euro se si considerano tutti e 4 i Pigs. Unicredit, l'altro colosso bancario del nostro Paese, non fornire cifre puntali e rimanda a quanto dichiarato dall'amministratore delegato Alessandro Profumo nell'assemblea dello scorso 22 aprile: ''l'esposizione del gruppo non e' significativa''. Esposizione non significativa o irrisoria anche per Bpm, Ubi Banca e Mediobanca. Ammontano a circa 20 milioni i bond di Atene in pancia a Mps, a 90 milioni quelli del Banco Popolare, a 100 milioni quelli di Banca Mediolanum. Fonsai ha un'esposizione netta verso Atene di 50 milioni e una lorda di 282 (cui si aggiungono altri 22 milioni verso il Portogallo). Unica tra banche e assicurazioni del Ftse Mib a non parlare e' Unipol: qualcosa di piu' di sapra' domani in assemblea. Nelle ultime due sedute, con Standard & Poor's che ha declassato a spazzatura il debito greco e abbassato il rating di Portogallo e Spagna, Unicredit ha perso in Borsa l'8%, Mps il 7,8%, Intesa Sanpaolo il 7,1%, Fonsai il 6,8%, Mediobanca 6,3%, Generali il 6,2%. Ora si trattera' di vedere se la scelta di trasparenza mettera' le societa' meno esposte al riparo dagli eccessi della tempesta. Nella consapevolezza che fino a quando la situazione della Grecia e degli altri Paesi non verra' sistemata sui mercati continuera' a piovere.
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mercoledì 28 aprile 2010
BANCHE ITALIANE ESPOSTE PER 5,2 MILIARDI
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